Santo Stefano o "le sette chiese"
Il Santuario di Santo Stefano è l’edificio di culto più singolare di Bologna, noto come “sette chiese” perché composto dall’unione di più edifici sorti in epoche diverse. Sorta sulla base di un antico tempio pagano, fu immaginata come copia fedele del Santo Sepolcro di Gerusalemme, vide nei secoli una serie di ampliamenti che portarono non ad una ma a ben sette chiese, e una di queste chiese divenne talmente famosa per un ritrovamento inaspettato che fu necessario un intervento "straordinario" del Papa.
Delle sette chiese originarie oggi ne restano quattro. Sulla piazza si affacciano la Chiesa del Crocifisso, di origine longobarda, del Calvario e dei SS. Vitale e Agricola e la chiesa della Trinità.
La basilica del Santo Sepolcro, la più bella e anche la più antica, costruita su un tempio della dea Iside, conserva antiche colonne romane e una fonte d’acqua, necessaria per il culto della divinità egizia. Uscendo dalla Chiesa del Sepolcro si attraversa il Cortile di Pilato che simboleggia il luogo in cui fu condannato Gesù: un perfetto esempio di costruzione romantica bolognese, al cui centro si trova il Catino Di Pilato. Accanto si apre il chiostro benedettino, considerato uno dei capolavori romanici dell’Emilia (XII-XIII sec.), mentre, con la chiesa dedicata ai santi Vitale e Agricola, che ospita le spoglie dei primi due martiri e santi di Bologna, il complesso si affaccia sull’omonima e ampia piazza, chiudendo le due file di portici di via Santo Stefano. Da visitare infine il Museo che conserva dipinti, sculture e altre opere d'arte di varie epoche.