Le due torri
Comunemente riconosciute come simbolo di Bologna, le due Torri sorgono nel cuore della città, al punto di ingresso dell’antica via Emilia. Sono le uniche due rimaste del paesaggio turrito della Bologna medievale, quando avevano una funzione militare di segnalazione e di difesa, e rappresentavano con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia responsabile della costruzione.
Delle due è visitabile solo la Torre degli Asinelli, fatta costruire dal nobile ghibellino Gherardo Asinelli, alta 97,20 metri con un’inclinazione di 9 metri: ha fronteggiato, nei secoli, terremoti e incendi ed è stata recentemente restaurata. Una scala di 498 gradini permette di raggiungerne la sommità e di godere una vista a 360 gradi sulla città.
Eretta nello stesso periodo da altri nobili di fede ghibellina, Filippo e Oddo Garisendi, l’adiacente Torre della Garisenda è ricordata da Dante nella Divina Commedia nel canto XXXI dell’Inferno (dalla parte del “chinato”, una lapide ricorda i versi del poeta).
Oggi è alta 48,16 metri. A metà del XIV secolo venne abbassata per un cedimento del terreno. Da allora viene chiamata “torre mozza”.